Assegnazione della casa coniugale: le spese condominiali di ordinaria amministrazione sono a carico del coniuge assegnatario, anche se non è proprietario

È la seconda sezione civile della Corte di Cassazione, con sentenza n.9920 del 19 aprile 2017 ad affrontare la questione.

La vicenda vedeva due coniugi separarsi con l’assegnazione della casa familiare, di proprietà della moglie, al marito.

Il marito, ingiunto dal condominio di cui faceva parte l’immobile al pagamento di una somma di denaro a titolo di spese condominiali, si opponeva eccependo di essere titolare del solo diritto di abitazione sull’abitazione coniugale.

Il Giudice di Pace accoglieva parzialmente l’opposizione, condannando il marito opponente al solo pagamento delle spese di amministrazione ordinaria mentre quelle di natura straordinaria avrebbero gravato sulla proprietaria.

Il Tribunale a sua volta confermava la decisione impugnata del Giudice di Pace, ritenuta corretta, rilevando che gravano su chi ha il diritto di abitazione le spese di custodia, amministrazione e manutenzione ordinaria dell’immobile, mentre le spese per le riparazioni straordinarie sono a carico del nudo proprietario.

La Corte di Cassazione cui il marito ricorreva, a sua volta dichiarava infondato il ricorso depositato, chiarendo che qualora un appartamento sito in condominio sia oggetto di diritto reale di abitazione, il titolare del diritto di abitazione è tenuto al pagamento delle spese di amministrazione e di manutenzione ordinaria del condominio, applicandosi, in forza dell’art. 1026 cod. civ., le disposizioni dettate in tema di usufrutto dagli artt. 1004 e 1005 cod. civ., che si riflettono anche, come confermato dall’art. 67 disp. att. cod. civ., sul pagamento degli oneri condominiali, costituenti un’obbligazione propter rem.

Per tali ragioni, la Corte rigettava il ricorso presentato dal ricorrente, tracciando una linea di demarcazione tra gli oneri di ordinaria e straordinaria amministrazione, solo quest’ultimi dovendo gravare sulla proprietaria dell’immobile.