Covid-19 e gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni in Comune diverso sono ammessi: le precisazioni del Ministero della Salute

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Le misure di contenimento degli spostamenti delle persone per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso hanno sollevato la questione della regolamentazione del diritto di visita dei figli minori da parte del genitore non collocatario.

La fattispecie appariva di difficile soluzione soprattutto in quelle realtà familiari prive di un provvedimento del giudice come le separazioni di fatto o le coppie di coniugi in attesa dei provvedimenti provvisori o urgenti.

Il 1 aprile il Governo pubblica sul sito istituzionale faq risolutive attraverso le quali si chiarisce che i trasferimenti per raggiungere o condurre presso di sé i figli minori sono ammessi anche da un Comune all’altro, puntualizzando che essi dovranno realizzarsi secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

L’accordo tra le parti deve emergere da atto scritto – come uno scambio di mail- da cui risulti chiaramente che le parti fissano tempi e modalità degli spostamenti con chiarezza e in comune accordo.

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