Il reddito di cittadinanza influisce sul diritto a percepire l’assegno divorzile

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Così chiarisce il Tribunale di Frosinone con sentenza depositata il 18 febbraio 2020, pronunciandosi in merito all’incidenza del riconoscimento del reddito di cittadinanza sullo status di coniuge richiedente l’assegno divorzile.

La vicenda vedeva la moglie adire il Giudice di primo grado nel 2017 chiedendo lo scioglimento del matrimonio civile oltre al riconoscimento in proprio favore di un assegno divorzile di importo pari ad euro 200,00 e allegando di godere di un reddito da lavoro inadeguato al punto da necessitare di aiuti economici sia pubblici che privati.

Resisteva il marito che evidenziava, a tal proposito, come  la moglie fosse in possesso dei requisiti per chiedere ed ottenere il reddito di cittadinanza secondo la normativa introdotta ai sensi del d.l. 28 gennaio 2019 n.9  D.L. 28 /01/2019 n. 4sottolineando che tale forma di sostegno economico, ancorché solo percepibile in potenza, avrebbe rappresentato un reddito congruo ad escludere il diritto a percepire l’assegno divorzile.

Il giudice del merito, preso atto di come la moglie fosse nella condizione di ottenere benefici pubblici in misura addirittura superiore rispetto al reddito percepito ed a quest’ultimo maggiorato dell’invocato assegno di divorzio, non riscontrava alcun requisito in capo alla parte ricorrente che giustificasse il versamento in suo favore dell’assegno divorzile, rigettandone la richiesta dell’emolumento.

Tenuto conto, peraltro, della natura composita o solo assistenziale riconosciuta all’assegno divorzile, appare raccomandabile che il Giudice operi una valutazione caso per caso, tenuto conto delle reali condizioni economiche delle parti oltre ad ogni altra circostanza utile a determinare in concreto l’ammontare dell’emolumento.

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