Il Tribunale di Mantova vieta ai genitori la pubblicazione sui social network delle immagini dei figli minori in quanto potenzialmente pregiudizievoli per gli stessi

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Il Tribunale di Mantova vieta la pubblicazione sui social network delle immagini dei figli minori, inserendo, per la prima volta, il relativo divieto in un modello per le conclusioni congiunte da utilizzarsi nei procedimenti di separazione e divorzio, nonché per la regolamentazione delle questioni attinenti al mantenimento e affidamento dei figli minori, nati da genitori non sposati.

Il prezioso precedente arriva dai giudici del Tribunale di Mantova (quelli che si occupano delle separazioni, divorzi e regime di affidamento di figli naturali da coppie non sposate) che hanno diffuso, attraverso un comunicato del consiglio dell’ordine degli avvocati di Mantova, un nuovo modello per le conclusioni congiunte che gli avvocati redigono negli affari di diritto di famiglia. In tale modello, al punto n.4, è stato inserito il “divieto di pubblicare le foto dei figli sul profilo Facebook, nonché su ogni altro social network, provvedendosi alla immediata rimozione di quelle esistenti”.

A tal proposito, si ritiene opportuno accennare anche di una precedente pronuncia sempre del Tribunale di Mantova, particolarmente sensibile a detta tematica, che su richiesta di un padre separato, ha ordinato alla madre di rimuovere tutte le immagini condivise su Facebook dei due figli di uno e tre anni. Il Giudice motiva la sua decisione affermando che l’inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi; il rischio maggiore è la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate.

Il pericolo che corrono i minori le cui immagini vengono pubblicate sui social network è che attraverso fotomontaggi i volti possano essere manipolati per diffondere in rete materiale pedo-pornografico.

Pericolo confermato anche dal garante della Privacy – Antonello Soro – in una relazione presentata in Parlamento, ove spiega che recenti ricerche confermano che la pedopornografia in rete, e in modo particolare nel dark web, è in crescita vertiginosa. Nel 2016 le immagini censite sono state pari a due milioni, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. E tra i motivi di questa crescita c’è anche l’abitudine di mamme e papà di condividere le foto dei propri bambini sui social network.

Prendendo le mosse da questa importante sentenza i Giudici del Tribunale di Mantova vanno oltre ed impongono il divieto della pubblicazione di immagini dei figli minori sui social network, prevedendo in caso di violazione del suddetto divieto l’immediata rimozione delle foto pubblicate, a tutela della vita privata dei minori.

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