In caso di ampliamento del diritto di visita si riduce l’assegno

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L’ampliamento del diritto di vista delle figlie minori a favore del padre giustifica la riduzione del mantenimento dovuto alla madre per le figlie.

Secondo una recente ordinanza della Suprema Corte di Cassazione la riduzione del contributo al mantenimento dei figli minori si può giustificare con l’ampliamento del diritto di visita del padre e con il regime di mantenimento diretto della prole (cfr. ordinanza n. 3203 del 15.12.2020).

Il nuovo regime derivante dalla riforma della filiazione introdotta dalla L. n. 219 del 2012 e dal D.lgs n. 154 del 2013, teso ad assicurare l’uniformità di regolazione giuridica della responsabilità genitoriale in sede separativa, divorzile ed in relazione ai figli nati fuori dal matrimonio, ha introdotto l’art. 337 quinques c.c., che contempla la possibilità per ogni genitore di chiedere la revisione delle disposizioni concernenti l’affidamento dei figli, l’attribuzione dell’esercizio della responsabilità genitoriale su di essi  e delle eventuali disposizioni relative alla misura e modalità del contributo.

La Suprema Corte di Cassazione ha, quindi, affermato che sussiste il pieno diritto del padre “di chiedere, in considerazione anche delle diverse esigenze e necessità delle figlie conseguenti alla loro crescita, una modifica delle condizioni di frequentazione delle figlie minori ed ha ritenuto corretta la motivazione del giudice di appello, che aveva accolto la richiesta di diminuzione del mantenimento ordinario dovuto dal padre per le figlie sulla base della rimodulazione del diritto di visita e frequentazione delle minori da parte del padre e del relativo obbligo di mantenimento diretto durante i suddetti periodi”.

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