In caso di ampliamento frequentazione figli si riduce l’assegno

Giustifica la riduzione dell’assegno di mantenimento per i figli l’ampliamento del diritto di visita in favore del padre ed il conseguente obbligo di mantenimento diretto

Nel caso esaminato la Corte di Appello di Venezia ha ridotto il contributo al mantenimento ordinario dei figli da versare alla madre, disponendo il mantenimento diretto dei figli da parte del padre nel periodo in cui gli stessi coabitavano con lui.

In particolare i Giudici hanno sostenuto che la riduzione di tale contributo si poteva giustificare con l’ampliamento del diritto di visita del padre e con il regime di mantenimento diretto della prole.

Tale principio di diritto è stato confermato in sede di ricorso in Cassazione presentato dalla madre dei minori. La Suprema Corte di Cassazione ha affermato, infatti, che il nuovo regime derivante dalla riforma della filiazione ha introdotto l’art. 337 quinques cc che contempla la possibilità per ogni genitore di chiedere la revisione delle disposizioni che riguardano l’affidamento dei figli e delle eventuali disposizioni relative alla misura e modalità dell’assegno di mantenimento.

La Suprema Corte ha, quindi, affermato che sussiste il diritto del padre di chiedere – in considerazione anche delle diverse esigenze e necessità dei figli conseguenti alla loro crescita – una modifica delle condizioni di frequentazione dei figli minori ed ha accolto la richiesta di diminuzione del mantenimento ordinario dovuto dal padre sulla base della rimodulazione del diritto di visita e frequentazione dei minori da parte del padre e del relativo obbligo di mantenimento diretto durante la coabitazione (cfr. ordinanza Corte di Cassazione n. 3203 del 15/12/2020).