Infiltrazioni di acqua dall’appartamento del vicino e risarcimento danni

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Art. 2051 c.c.: obbligo dell’inquilino a risarcire il danno cagionato dalla rottura del tubo di alimentazione della lavatrice in uso nell’appartamento posto al piano di sopra

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La sentenza della Corte d’Appello di Lecce n. 807/2014 offre un utile spunto di riflessione per tutti coloro che si trovano ad affrontare casi di danni da infiltrazioni in condominio. È fondamentale agire con tempestività, raccogliere le opportune prove e seguire una strategia difensiva adeguata per tutelare i propri diritti.

Nel caso in specie l’appartamento della parte appellante, difesa dall’Avvocato Alessandro Luciano, aveva subito danni da infiltrazioni d’acqua provenienti dall’appartamento del convenuto, posto al piano superiore.

Si difendeva la convenuta, sostenendo che il danno subito all’appartamento sottostante, fosse dipeso dalla rottura di un tubo idrico di scarico condominiale, quindi di responsabilità del Condominio.

Per la Corte d’Appello di Lecce sono stati determinanti gli elementi di prova forniti dalla parte appellante, tra cui la perizia tecnica e le testimonianze dei testi citati soprattutto dell’amministratore del condominio.

Ragioni ulteriori che hanno portato la Corte a convincersi della colpevolezza della convenuta per danno ex art. 2051 c.c. (danno cagionato da cosa in custodia) è stato il comportamento di quest’ultima rispetto ai mezzi di prova proposti.

La Corte, infatti, ha riconosciuto la responsabilità della convenuta sulla base del rifiuto di questa a partecipare all’accertamento tecnico prevenivo, impedendo di fatto al perito di verificare la proveniente del danno.

Secondo la Corte gli elementi di responsabilità della convenuta: “quale proprietaria e custode del bene – si possono trare dalla sua condotta processuale e, in particolare, dal fatto che non si presentò al momento di inizio delle operazioni di accertamento tecnico preventivo, pur avendone avuto comunicazione, impedendo in tal modo al tecnico incaricato di verificare, attraverso l’accesso al suo appartamento, la provenienza della perdita di acqua che aveva prodotto le infiltrazioni lamentate dagli appellanti. […] Al contrario, come detto, l’appellata non si presentò al momento del sopralluogo, né giustificò in qualche modo la sua assenza, in modo da far valutare l’opportunità di rinviare il sopralluogo.”

In caso di danni da infiltrazioni in condominio, dunque, è importante ricordare che la normativa in materia di condominio è complessa e che è opportuno avvalersi della professionalità di un esperto per tutelare al meglio i propri diritti.

La chiave per il successo in un contenzioso legale risiede nell’elaborazione di una strategia difensiva vincente e nella sua applicazione rigorosa in ogni tappa del processo.

senteza Corte d’Appello di Lecce n. 807-2014

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