La restituzione delle somme indebitamente sottratte dal conto corrente cointestato in caso di separazione dei coniugi
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 19115/2012 ha riconosciuto il diritto del coniuge di ottenere la restituzione, in sede di separazione, delle somme di denaro indebitamente prelevate dall’altro coniuge cointestatario del conto corrente, qualora riesca a dimostrare la proprietà esclusiva delle stesse.
In tal caso, il soggetto che affermi che le somme presenti sul conto non devono essere assegnate in parti uguali, dovrà fornire adeguata prova, in grado di superare la presunzione di proprietà comune ad entrambi i coniugi delle somme depositate su un conto corrente cointestato, nella misura del 50% ciascuno. Tale prova può essere costituita, ad esempio, dall’esibizione di ordini di accreditamento, di stipendi e pensioni, oppure di versamenti sul conto comune di assegni emessi a favore di uno dei cointestatari.
Il caso di specie riguardava la vicenda di una moglie che aveva effettuato ripetuti prelievi dal conto corrente cointestato. Esaminata la documentazione bancaria dalla quale risultava che lo stesso era stato alimentato dal solo marito e che la donna, al contrario, aveva sottratto ingenti somme all’insaputa del coniuge, è stato affermato il diritto di quest’ultimo alla restituzione degli importi.
Argomenti
- Amministrazione di Sostegno (7)
- Diritto Condominiale (6)
- Diritto del lavoro (23)
- Diritto di Famiglia (408)
- Diritto fallimentare (4)
- Diritto penale della circolazione stradale (7)
- Diritto penale e procedura penale (84)
- Diritto penale sanitario (3)
- Infortunistica stradale (5)
- Locazioni e sfratti (24)
- Novità e Notizie (2)
- Obbligazioni e contratti (54)
- Responsabilità extracontrattuale (42)
- Responsabilità medica (4)
- Risarcimento per eccessiva durata dei processi (1)
- sanzioni amministrative e violazioni del codice della strada (3)
- Separazione e Divorzio (356)
- Successioni e Testamenti (4)