L’affidamento esclusivo ad un genitore dei figli minori è imposto se l’altro genitore è totalmente inadempiente rispetto ai propri obblighi

Non sempre l’affidamento condiviso è la soluzione più soddisfacente nel regolare i rapporti dei genitori con i figli. Una interessante sentenza del Tribunale di Napoli (sent. 594/2016) ha evidenziato, infatti, che nel caso in cui uno dei genitori sia disinteressato alla vita del figlio è possibile optare per l’affido esclusivo in capo all’altro.

In tali situazioni di irreperibilità ed assenza di uno dei genitori, appare doveroso l’affidamento esclusivo monogenitoriale concentrando le competenze genitoriali in capo ad un solo genitore. La regola dell’affidamento condiviso, ispirato al principio della bigenitorialità, è derogabile dal Giudice con remissione al genitore affidatario anche dell’esercizio esclusivo della responsabilità inerenti l’educazione , l’istruzione e la salute dei figli, quando l’altro genitore è assente e non adempie ai propri doveri di mantenimento della prole.

Altri Giudici hanno adottato decisione anche più drastiche, ad esempio con la sentenza n. 832/2016 il Tribunale di Cassino ha condannato un padre a risarcire alla figlia adolescente € 52.000,00 per ripagarla dell’assenza della sua figura sin dalla nascita, mentre con decreto del 10/12/2015 il Tribunale di Milano ha disposto l’affido “superesclusivo” del figlio ad una madre lasciando in capo al padre inadempiente il solo dovere di vigilanza.

Tali orientamenti della giurisprudenza di merito, ci inducono a ritenere che la bigenitorialità vada incentivata e favorita, ma non sia una scelta da perseguire in tutte le situazioni familiari.