L’incapacità genitoriale derivante da disturbi della personalità che si manifestano con condotte aggressive e violente non esclude l’affidamento condiviso ad entrambi i genitori dei figli minori
Per la Corte di Cassazione, la circostanza che uno dei genitori sia affetto da disturbi della personalità che si manifestano con condotte aggressive e violente non è di per sé sufficiente a giustificare una deroga al regime ordinario dell’affidamento condiviso dei figli.
A stabilirlo è la sesta sezione civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5096 del 5 marzo 2018, con la quale ha statuito che il regime di affidamento condiviso non può essere derogato in caso di incapacità genitoriale di uno dei due coniugi (in questo caso la madre, affetta da disturbi della personalità manifestati con condotte violente, anche nei confronti dei figli). Infatti, l’incapacità, di per sè sola, influisce sulla collocazione prevalente – decisa in favore del padre – e sulle modalità di frequentazione del genitore privo di capacità genitoriale con la prole (con la previsione di incontri tenuti sotto la sorveglianza dei servizi sociali), ma non può elidere il rapporto genitore/figlio, né alterare la quotidianità tra gli stessi.
Il regime di affidamento condiviso, infatti, non coinvolge il rapporto quotidiano fra genitori e figli, ma rileva soltanto nelle sporadiche occasioni di decisioni di particolare importanza.
Di conseguenza, se tali decisioni possono essere compiute a prescindere dai disturbi della personalità (come avviene quando, come nel caso deciso dai Giudici, la malattia si manifesta soltanto in situazioni di grave stress), nulla esclude che l’affidamento sia condiviso tra la madre e il padre.
Le accortezze necessarie per tutelare i minori, semmai, sono altre e si possono concretizzare, ad esempio, nel collocare i piccoli presso il genitore non affetto da disturbi della personalità e avendo cura di disciplinare adeguatamente i loro incontri settimanali con il genitore affetto da simili patologie.
Si tratta di una importante pronuncia, nel solco della tutela dell’interesse del minore a preservare il rapporto con entrambi i genitori.
Argomenti
- Amministrazione di Sostegno (7)
- Diritto Condominiale (6)
- Diritto del lavoro (23)
- Diritto di Famiglia (408)
- Diritto fallimentare (4)
- Diritto penale della circolazione stradale (7)
- Diritto penale e procedura penale (84)
- Diritto penale sanitario (3)
- Infortunistica stradale (5)
- Locazioni e sfratti (24)
- Novità e Notizie (2)
- Obbligazioni e contratti (54)
- Responsabilità extracontrattuale (42)
- Responsabilità medica (4)
- Risarcimento per eccessiva durata dei processi (1)
- sanzioni amministrative e violazioni del codice della strada (3)
- Separazione e Divorzio (356)
- Successioni e Testamenti (4)