Patto di non concorrenza e congruità del corrispettivo previsto

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Il patto di non concorrenza deve prevedere a pena di nullità un corrispettivo a favore del lavoratore per compensare il sacrificio impostogli dal datore di lavoro. La giurisprudenza chiarisce a quanto deve ammontare.

L’art. 2125 c.c., infatti, stabilisce che il patto di non concorrenza è nullo se non è pattuito un corrispettivo a favore del lavoratore. Il testo normativo, tuttavia, non si occupa di stabilire a quanto debba ammontare il corrispettivo in questione, lasciando alla giurisprudenza il compito di fissare delle linee guida.

A tale proposito, il Tribunale di Milano con sentenza n. 1806 del 2021 ha individuato nella misura del 25% della RAL il corrispettivo congruo per ogni anno di validità del patto in questione.

Pertanto, qualora il datore di lavoro proponesse un corrispettivo inferiore a tale soglia percentuale, il patto di non concorrenza sarebbe da considerarsi nullo.

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