Proposta di modifica legislativa dell’assegno di divorzio: nuovi criteri per la individuazione, la quantificazione, la durata e la cessazione dell’assegno di divorzio

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Appare rilevante segnalare che risulta essere stata depositata una proposta di modifica normativa che ha come obiettivo quello di stabilire con chiarezza i criteri utili per valutare gli assegni divorzili.

Secondo tale proposta, l’assegno divorzile dovrebbe avere lo scopo di riequilibrare, per quanto possibile, la disparità che lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio crea nelle condizioni di vita dei coniugi.

Inoltre, il Giudice per valutare l’attribuzione dell’assegno dovrebbe valutare, in rapporto alla durata del matrimonio, i seguenti criteri:

  • Le condizioni personali ed economiche in cui i coniugi vengono a trovarsi dopo il divorzio;
  • Il contributo personale ed economico dato da ciascun coniuge alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno e quello comune;
  • Il patrimonio ed il reddito di entrambi;
  • La ridotta capacità reddituale dovuta a ragioni oggettive, anche in considerazione della mancanza di un’adeguata formazione professionale o di esperienza lavorativa, quale conseguenza dell’adempimento dei doveri coniugali, nel corso della vita matrimoniale;
  • L’impegno di cura di figli comuni minori, disabili o comunque non economicamente indipendenti;
  • Il comportamento complessivamente tenuto da ciascuno in ordine al venir meno della comunione spirituale e materiale.

Tale proposta di disegno di legge prevede, inoltre, che il giudice in alcuni casi può determinare la durata dell’assegno di divorzio in particolare quando la ridotta capacità reddituale del coniuge richiedente sia dovuta a ragioni contingenti o comunque superabili.

Si chiarisce, inoltre, che l’assegno divorzile cessa di essere dovuto nel caso di nuove nozze, di unione civile con un’altra persona o di una stabile convivenza del richiedente, con la precisazione che l’obbligo non sorge nuovamente a seguito di separazione, di scioglimento dell’unione civile o di cessazione della convivenza di fatto.

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