Utili non distribuiti e quantificazione assegno di mantenimento

  1. Home
  2. Diritto di Famiglia
  3. Utili non distribuiti e quantificazione assegno di mantenimento

Il giudice, ai fini della determinazione dell’assegno, non può tenere conto degli utili prodotti e non ancora distribuiti dalla società partecipata dal marito.

Si ritiene utile evidenziare una ordinanza del Tribunale di Cagliari (cfr. ordinanza del 22/02/2021 n. 1145) secondo la quale gli utili prodotti ma non ancora distribuiti non rientrano tra gli elementi di ordine economico, o comunque apprezzabili in termini economici, diversi dal reddito, dell’onerato, che, secondo la Cassazione (cfr. Cass. Civ. n. 130/2014, Cass. Civ. n. 25649/2020, sono suscettibili di incidere sulle condizioni economiche delle parti, avuto riguardo a tutte le potenzialità derivanti dalla titolarità del patrimonio, in termini di redditività e capacità di spesa.

Infatti, secondo il predetto provvedimento: “Il diritto individuale del singolo a conseguire l’utile di bilancio sorge soltanto se e nella misura in cui la delibera assembleare di approvazione del bilancio ne disponga l’erogazione ai soci, mentre, prima di tale momento, vi è una semplice aspettativa, potendo l’assemblea impiegare diversamente gli utili o rinviarne la distribuzione nell’interesse della società”.

Ad avviso del Tribunale, tali cespiti, costituendo, dal punto di vista del diritto commerciale, una semplice aspettativa, possono, dunque, essere presi in considerazione, nell’ambito del processo di famiglia, soltanto se e nella misura in cui la maggioranza assembleare ne disponga effettivamente l’erogazione, in luogo di un diverso possibile impiego, nell’interesse della società e dei suoi creditori.

Menu